L'ordine dei canonici regolari di Prémontré

L'ordine di Premonstratensi, oggi diffuso in tutti i continenti, venera San Norberto di Xanten come suo padre spirituale. Norberto nacque circa nel 1080 e più tardi divenne un canonico della Cattedrale di San Vittorio a Xanten. Era completamente dedito alla vita mondana con i suoi compagni aristocratici. Dopo la sua conversione si separò dai suoi possessi, si fece carico di duri esercizi di penitenza e come predicatore, peregrinò in Germania, Francia e Belgio annunciandola dottrina cristiana dell'amore di Dio, della riconciliazione e del giustizia. A Prémontré vicino Laon fondò l'ordine dei Premonstratensi, che è diventato nella chiesa cattolica il più grande ordine dei canonici.
 
La dieta dell'impero di Spira nominò Norberto nell'anno 1126 arcivescovo di Magdeburgo. In questo incarico accompagnò nel 1133 l'imperatore Lothar in Italia come suo gran cancelliere dell'impero. Ottenne grandi meriti come difensore della riforma di Papa Gregorio e come promotore di pace nella lotta per le investiture. La sua vita terminò il 6. giugno 1134 a Magdeburgo. Nel 1627 le reliquie di San Norberto furono trasferite da Magdeburgo a Praga nell'abbazia di Strahov.
 
L'ordine contava nella sua piena fioritura più di 600 monasteri indipendenti. Le regioni della diffusione principale erano, fino alla riforma di Lutero, alla rivoluzione francese ed alla secolarizzazione, particolarmente Francia, Belgio, Paesi Bassi, Renania, Svevia, Boemia e Ungheria. Per la cristianizzazione dell'Est, i Premonstratensi hanno avuto grandi meriti.
 
San Norberto ha ripreso la regola approvata di Sant'Agostino con le sue esposizioni sull'amore fraterno, la povertà, il celibato, l'obbedienza, la preghiera comune e le lodi di Dio come lui le aveva composte per quegli ecclesiastici, che volevano vivere con lui nella sua casa episcopale a Ippona. In questa regola Norberto vedeva lo spirito di Cristo e della chiesa primitiva ottimamente realizzato.
 
A Roggenburg vivono oggi dodici Premonstratensi. "Pronto per ogni buona opera" – conforme a questo motto, è possibile in linea di principio ogni tipo di assistenza spirituale: la cura parrocchiale, il catechismo, l'educazione degli adulti e dei giovani, ma anche gli studi e la scienza.